uber_addicted #5 – 17 aprile 2013

uber_addicted #5 – 17 aprile 2013

Exposition

Giambattista Rosini – Paintix

Live concert

Carlo Natoli & Carlo Barbagallo – HomeAlone

Visual

Werto + Kirigami

Vegan cuisine

Carmelo Caramagno & Valerio Cairone

Giambattista Rosini

Illustratore, grafico, pittore, fumettista. Artista dal piglio pop, ma che sarebbe riduttivo rinchiudere in quella che oggi appare come una sigla abusata per il solo fatto di catalizzare in sé arte di ampia e differente connotazione.
Rosini è un indagatore dell’incubo, quello urbano, umano, vegetale, virtuale.
Da attento osservatore della realtà e non solo, da professionale manipolatore segnico – per undici anni ha lavorato a Milano nei settori della pubblicità, dell’illustrazione e dell’interior design – si dedica alla creazione di umanoidi e oggetti/soggetti organicamente corrotti e conturbanti nel loro darsi rivelatori, anticipatori. Ma è il presente, inquietante, familiare, ironico e rassicurante al tempo stesso.
Ci tiene per mano con i suoi azzardi cromatici, con certe spassose gag fotografate ‘Decelebrato 2012′ o ‘Vegeto 2012′ o Mr. Mollusco 2012′. Mentre ci spinge verso il vortice del profondamente serio, del mostruoso, dell’artificio ibrido, di una verità nuda, rugosa, esplicita, animaloide, grassa e secca come il corrompersi dei corpi e dei loro incontri con la vita molecolare d’intorno, con l’osservatore esterno, con l’Altro generalizzato. Permettendoci raramente di abbandonare l’assetto critico, interrogativo, su cui tra un sorriso e un cruccio, ci fa scivolare.
Rosini si porta dietro tutta la sua passione e maestria fumettistica, lo si respira, nella tensione della posa, nel moto tecnoscientifico di cui nutre i suoi personaggi, nella devozione ai dettagli, all’espressività dei volti e delle sagome, dove è forse possibile rintracciare il laconico conforto di una fuga apocalittica.

Carlo Natoli

In occasione del tour in solo di Carlo Natoli (Gentless3 / Tellaro / Skrunch / BodyHammer) per “Speak To The Bones”, e prima della ripresa dei concerti con la band al completo, al progetto ‘HomeAlone’ si unisce Carlo Barbagallo (Suzanne’silver / Barbagallo / Les dix huit seconds / AlbanoPower) per un giro insieme nel sud-Italia. Di sghembo i due si sono incontrati in diversi dischi (Terraplan / AlbanoPower / Tellaro) e su svariati palchi (Barbagallo Band / Io mi sono sognato fuoco pure) condividendo un percorso artistico simile che dall’elettronica concreta, passando per l’improvvisazione radicale, approda alla canzone in forma folk-rock derivata. Insieme per suonare l’uno le canzoni dell’altro e riadattare rispettivi repertori di provenienza senza escludere possibili istantanee derive musicali.

Carlo Natoli si occupa di media e musica da quando ne ha memoria: ha cominciato imbracciando la chitarra classica e lottando con gli studi facili di Bach, in seguito col rock e il jazz ed approdando infine alla musica elettroacustica con in testa e nel cuore l’amore per i vecchi giradischi 78 giri, i computer malfunzionanti e il suono della sua città dalle 100 chiese, e relative campane.
Negli utlimi 10 anni ha passato più tempo sul palco, con compagni di ventura sempre stimolanti, che a casa sua. E nel frattempo ha collezionato un’intera bibliografia su derive politiche dell’arte contemporanea (è di sicuro un Libertario). Ogni tanto si siede a leggere, ma in un paio di giorni è di nuovo per strada a cercare di capire come fare collidere impegno e cultura.
Ha lavorato con Fabrica (Centro per le Ricerche sulla Comunicazione Benetton), La.Mu.Sa. (Laboratorio Multimediale di sperimentazione audiovisiva Università di Catania), Canecapovolto, Improvvisatore Involontario, L’Arsenale (Federazione Siciliana delle arti e della musica) Scottish Dance Theatre, Compagnia Zappalà, NanoHach e tra gli altri con Gentless3, Francesco Cusa “Skrunch”, Tellaro, Albanopower, Tapso II, Bass Invaders, Fondazione Falso, Cesare Basile, Gianni Gebbia, Nuno Rebelo, Vera Mantero, Marco Franco, Roberto Angelini (Angelo Mai / Niccolò Fabi), Lorenzo Corti (Le luci della Centrale Elettrica), Gaetano Santoro (Roy Pace & Aretuska), Tony Cattano, Massimo Ferrarotto, Marcello Caudullo, Zuma, Shredder Lang, Orchestra Instabile Disaccordo, Naked Musicians Orchestra, Xavier Garcia Bardon, Saule, Salvo Ruolo, La Casbah, Vincent Migliorisi, Michel Godard, Paolo Sorge, Vincenzo Vasi (Vinicio Capossela), Collettivo Bassesfere, Beppe Scardino (El Gallo Rojo), Piero Bittolo Bon (El gallo Rojo), Dario Defilippo (Guappecartò), Stefano Maltese, Alberto Amato, Antonio Moncada, Fabrizio Puglisi, Olivia Bignardi.

Carlo Barbagallo

Polistrumentista autodidatta, produce la propria musica sin da piccolo, sperimentando in ogni modo sulle non-possibilità dell’home recording. Attraverso la propria netlabel Noja Recordings ha reso alcune proprie produzioni disponibili sul web; i suoi ultimi album sono stati particolarmente apprezzati dalla critica musicale underground. Suona nei Suzanne’Silver (Radio Is Down, USA), nei Les Dix-Huit Secondes (duo di libera improvvisazione e sperimentazione elettroacustica) e negli Albanopower (42 Records, IT), oltre che collaborare con molti artisti della scena indipendente italiana e non solo. Dal 2007 realizza colonne sonore per documentari, musiche originali e sonorizzazioni live per cortometraggi. Dal 2009 cura, in tutti i suoi aspetti, la produzione artistica dei Loners (Boom Devil Records, UK).
Dal vivo propone un repertorio composto da brani vari tratti dalla sua autoproduzione discografica. L’ultimo album in studio Quarter Century, la cui uscita è stata appoggiata dalla collana 24 della 42 Records che vede la collaborazione di numerosi musicisti della scena indipendente italiana e non solo, recentemente ristampata in una edizione limitata in musicassetta per la Bloody Sound Fucktory.

Werto

Werto è solo un nickname con il quale chi vi è dietro rilascia, nel 2008, “Little pet stories”, concept album di 8 tracce; nel 2012 esce “Plantes”, EP di 6 pezzi, distribuito per il Winnitron Italia.
Molti dei brani vengono pubblicati in varie compilation locali ed intercontinentali. Prima, durante e dopo compone colonne sonore per videogiochi ed altro, mischiando analogico con digitale, collaborando a diversi progetti, ma soprattutto e con precisione, Werto gioca. È stato selezionato e segnalato dalla giuria artistica dell’Arezzo Wave Sicilia 2013. Werto dice che l’arte fa parte della natura, che è parte del bene e del male, è pace e violenza, ricerca e dispersione.